Chi sono

tasto cvCristina Maggioni is an obstetrics and gynecology and works in the body mind connections and psychosomatic diseases. She has also a master in clinical psychology at the university  of Paris VII, and a PhD in social psychology at the Ecole des Hauts Etudes en Sciences Sociales, Paris. She worked in Paris as a non-French ‘Interne des hopitaux de Paris’ in obstetrics and gynecology and at the Chronobiology Laboratories, (University of Minnesota, Minneapolis, USA, with Prof. Halberg) as a NATO CNRS fellow.
She focus her researches on melatonin, fetal growth, pregnancy endocrinology, gynecological endocrinology, stress and sympatovagal activation.
Rhythms desynchronization is the more promising field to explore the connection between body and mind.
Alteration in the temporal structure of different biological variables in terms of phase shift, amplitude changes, internal or external desynchronization is involved in the aging process and is responsible for the pathological way to diseases.

Sono un medico specialista in ostetricia e ginecologia e ho voluto completare la mia formazione medica con la laurea in psicologia clinica. Il motivo è presto detto, fin dall’inizio dei miei studi ho trovato poco credibile la visione dell’essere vivente spezzato in due, da una parte il corpo e dall’altra la mente. Se viviamo amiamo corriamo soffriamo è insieme fisico e psichico
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Se durante i primi anni della mia carriera tutti mi dicevano che dovevo scegliere tra fare il medico e lo psicologo, io ero convinta della necessità di armonizzare medicina e psicologia. In quegli anni però non si poteva essere iscritti a due facoltà contemporaneamente e cosi ho fatto medicina a Milano e psicologia clinica a Parigi, poi ho continuato con la doppia formazione, specializzandomi in ostetricia e ginecologia in qualità di medico e conseguendo un dottorato di ricerca di psicologia sociale a Parigi.

Durante il mio periodo di interne a Parigi in ostetricia e ginecologia (interne, medico specializzando) ho scoperto un’altra dimensione: il tempo. Lavorando alla fecondazione in vitro ho scoperto che il tempo dell’impianto era cruciale in quanto l’endometrio, l'utero, poteva accogliere l’embrione solo per 24-48 ore in una finestra temporale ben precisa. Non avevo idea di dove quella scoperta mi avrebbe portato,  ma quando mi sono vista offrire una borsa del CNR per gli USA e la libertà di scelta del laboratorio americano dove recarmi, ho scelto quello di cronobiologia diretto dal prof. Halberg allora candidato al Nobel a Minneapolis.
Scoraggiata dall’inglese, dalla matematica, dai computer che in Europa ancora non erano arrivati, sono rimasta affascinata dall’intelligenza del prof Halberg, dall’amicizia con la sua matematica Germaine Cornelissen,  ma soprattutto da questa nuova visione del corpo (propria anche di tutti i viventi) che è la struttura temporale: siamo fatti di tempo e non solo di spazio.
A partire da lì ho cominciato a pensare in un altro modo, con il gruppo di cronobiologia abbiamo scritto qualcosa come 200 lavori e ancora continuiamo a scrivere.
Ma la domanda di fondo della mia vita di scienziato era: come fa la mente, la psiche a influenzare il corpo? È possibile anche il contrario? Certamente non ci sono malattie psicosomatiche e altre organiche, ma tutto è connesso, ma come?
La risposta era lì, nella cronobiologia. È la struttura temporale che farà di un’emozione un’ulcera, di un carattere ossessivo un iperteso e viceversa che farà mantenere la solidità dell’osso, guarire dai traumi e dai virus, le frequenze sono tante. Le frequenze devono essere legate al mondo esterno, viviamo nel cosmo e non fuori di esso. 
Le nostre frequenze sono connesse a quelle dell’intero universo e devono rimanere in armonia tra loro se vogliamo mantenere la salute.

Ma il mio percorso non era ancora concluso.
C’è qualcosa ancora che determina le nostre reazioni alla vita, con quali emozioni, come rispondiamo agli stress, come interpretiamo le cose che ci succedono e persino le catastrofi di cui siamo vittime, qualcosa che dirige le emozioni, che organizza le risposte ormonali e neurovegetative in funzione di come leggiamo la realtà, qualcosa che possiamo chiamare visione del mondo.

Gli antichi avevano trovato un altro termine: anima o spirito o religione (nel senso di religo sono attaccato) per definire il rapporto con il Senso Ultimo.
Anche senza una fede esplicita non possiamo vivere senza dei valori, dei legami, il nostro cervello ha bisogno di senso e coerenza di fronte all’imprevedibilità delle cose che accadono, le neuroscienze lo confermano. LINK????

Ed eccomi allora con un manifesto che ho chiamato la Medicina armonica
Dico armonica perché, come nella musica, ci sono tanti strumenti e dei direttori di orchestra che dirigono in modo armonico.
Il mondo delle reazioni molecolari, i campi elettrici chimici e magnetici si integrano in una costruzione del corpo che è dinamica, ritmica cioè con frequenze temporali precise. A loro volta i campi elettrici sono connessi con le frequenze dei processi biologici, psicologici e mentali. Sono legati a frequenze che ci vengono dalla interazione con il mondo esterno: cibo, luce-buio, amore, rabbia, delusione, impegno per raggiungere uno scopo ecc in base alla nostra visione del mondo.
I ritmi si sovrappongono e si modulano a vicenda,  ma è essenziale che, al nostro interno, mantengano tra loro una relazione armonica e allo stesso tempo in sintonia con il mondo esterno. A quel punto siamo in buona salute. 
La salute è armonia.

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